|
|
LA
SALVEZZA |
1. Che
significa Salvatore
Un giorno mi fu chiesto: «Secondo te che
significa essere salvato?»
Mi ricordai,
allora, di una volta che vidi in un film una
ragazza che stava attraversando una palude.
[Una palude è una zona più o meno grande con
tanta vegetazione e con tante acque stagnanti (cioè
che non vanno nel mare).
Spesso nelle paludi ci sono delle
sabbie mobili, cioè una massa di sabbia fine,
più o meno piena di acqua, che non riesce a
sostenere pesi.
Le sabbie mobili possono costituire un pericolo
mortale; di solito sono necessarie forze enormi
per tirare fuori una persona dalla melma e tali
sabbie portano a morte l'individuo che vi cade
dentro]. |
|
|
Questa ragazza
finì proprio nelle sabbie mobili.
Cercava di uscirne, ma più si agitava e più
affondava.
Un poco alla volta il fango le afferrò le gambe
tirandola sempre più giù, poi cominciò a
salirle alla vita, allora fu presa dal terrore e
cominciò a gridare aiuto con tutte le forze che
le rimanevano.
Fortunatamente per lei, un uomo che stava lì
vicino la sentì, corse verso di lei e, fissando
bene i piedi, sul terreno solido, lafferrò
per le braccia e cominciò a tirarla fuori. |
Dopo molti sforzi, riuscì a liberarla
completamente dal fango ed ella, ormai salvata, lo
abbracciò con tutte le sue forze e cominciò a piangere
per la gioia di essere stata salvata e per la grande
paura che aveva provato.
Ricordando questa scena, risposi a chi
mi aveva fatto la domanda che: «Essere salvati
significa essere tirati fuori da una situazione di grande
pericolo di morte dalla quale non possiamo uscire da soli.
In questi casi abbiamo bisogno di qualcuno che viene ad
aiutarci dallesterno e il cui intervento è
fondamentale per essere liberati».
Domanda:
Chi è, per te, un salvatore?
2.
Il pericolo del peccato
Il peccato non ti rende
consapevole del pericolo
a)
Esempio della rana
Le rane sono animali a
sangue freddo. Esse hanno una temperatura
del corpo uguale a quella dellambiente
circostante.
Questa caratteristica è, per esse, un grande
vantaggio, ma anche un grande pericolo.
|
Se clicchi
sull'immagine sarai indirizzato ad un video su
Youtube che mostra proprio questa caratteristica
della rana
|
Infatti, se una rana è messa in una
bacinella dacqua che ha la stessa temperatura del
suo ambiente ordinario e la temperatura dellacqua
è aumentata lentamente, la rana rimarrà in acqua
finché non morirà per sovraesposizione al calore.
La rana, semplicemente, non registra il pericolo.
Tuttavia, se la rana è messa direttamente dal suo
ambiente ordinario in acqua calda, percepirà il pericolo
e salterà via immediatamente.
Il comportamento della rana ci può
ben raffigurare le conseguenze del peccato nella nostra
vita. Anche il peccato, infatti, ci avvolge pian piano e
ci spinge verso linferno senza che noi ce ne
accorgiamo
Il peccato ti rende schiavo
b) Esempio del fumo
Ti è mai capitato
di ascoltare qualche adulto raccontare come ha
cominciato a fumare?
Quando ha fumato la prima sigaretta non ne
sentiva assolutamente il bisogno ed era convinto
di poter smettere di fumare in qualsiasi momento.
Poi, però, lentamente il vizio lo ha
completamente vinto ed ora non riesce a smettere
di fumare neppure se si è ammalato.
Così è per il peccato. Si comincia con una
piccola bugia, quella ti spinge a dirne
unaltra e man mano si diventa un bugiardo
incallito.
|
|
Il peccato ti lega mani e piedi
come un sottile filo di cotone
c) Esempio del sottile filo
di cotone
Se qualcuno ti
lega le mani con un filo di cotone, lo puoi
spezzare subito e liberarti.
Se i fili diventano due, poi tre, poi sempre di
più, ... alla fine, con tutta la tua forza, non
riuscirai a spezzarli e sarai diventato come
quella ragazza che è caduta nelle sabbie mobili
e non può più uscirne da sola.
Per slegarti le mani avrai bisogno di un aiuto
esterno che tagli il cotone con le forbici
|
|
3.
Impossibilità dell'essere umano di non peccare
La cosa migliore, allora,
sarebbe non cominciare mai a peccare, ma purtroppo, la
nostra stessa natura umana comincia a farci peccare fin
da bambini.
Sai,
è come se chiedessi ad un leone di non assalire
una preda quando ha fame, ma di mettersi a
mangiare lerba.
Non è possibile che possa farlo perché per sua
natura è un carnivoro e un predatore e,
viceversa, un animale erbivoro non dà la caccia
ad altri animali, ma mangia solo erba.
|
|
Così anche noi, in quanto esseri umani, fin da
bambini, di fronte ad una situazione particolare,
siamo spinti a reagire con violenza, o a dire una
bugia, oppure ecc.
|
|
Un grande apostolo,
lapostolo Paolo, voleva sforzarsi con tutte le sue
forza di non peccare, ma alla fine egli stesso confessò:
«Infatti
il bene che voglio non lo faccio; ma il male che non
voglio, quello faccio» (Romani7:19)
Sarà capitato anche a voi, credo, che avevate promesso
di non essere cattivi, oppure di non dire bugie, o di non
picchiare il fratellino piccolo. Vi eravate messi
dimpegno per rispettare la promessa fatta, ma siete
riusciti a farlo una volta, forse due, ma la terza volta
non avete resistito ed avete fatto proprio quello che
neppure voi volevate più fare.
Di fronte a questa situazione lapostolo Paolo
gridò: «Me infelice! Chi mi
libererà da questo corpo di morte?» (Romani 7:24)
4. Il
peccato porta alla morte, cioè alla separazione da
Dio
Tutti gli esempi fatti
fino ad ora hanno voluto mostrare la necessità di
un salvatore in una situazione grave, ma ora
ti chiedo: Lo
sai che anche il nostro peccato, anche il più piccolo,
ci separa da Dio?
La separazione da Dio significa
morte spirituale
e la morte spirituale ci porta
allinferno.
Tu dici: Ma io mi
sforzo di non peccare e poi ci casco sempre, anche contro
la mia volontà. Come devo fare? Allora sono perduto per
sempre?!
SI, se continui ad affaticarti con le tue sole
forze come faceva quella ragazza che voleva uscire da
sola dalle sabbie mobili. Tu ed io, come lei, abbiamo bisogno
che Qualcun altro venga a salvarci
Ora, sapete qual è il
vero, grande problema?
Che non esiste nessun uomo che non abbia mai peccato e
che, quindi, non si trovi nelle stesse sabbie mobili
nelle quali siamo io e voi.
Infatti la Bibbia dice «Tutti hanno
peccato e sono privi della gloria di Dio» (Romani 3:23)
Ecco perché Paolo gridava disperato!
5. Il
grande problema: come soddisfare allo stesso momento
la "GIUSTIZIA" e l'"AMORE" di Dio?
L'amore infinito di Dio
Ma la storia non finisce
qui. Cè una cosa che vi voglio dire e che desidero
teniate sempre presente nel vostro cuore:
DIO
È AMORE
(1° Giovanni 4:8).
Dimenticate tutto quello
volete, ma non dimenticate mai questa verità perché
anche quando sarete grandi e vi troverete in qualsiasi
grande difficoltà, se vi afferrate a questa verità come
quella ragazza si afferrò al braccio del suo salvatore,
ne potrete uscire fuori.
Sì, se non dimenticate mai che Dio vi ama con un amore
tanto grande che nessuno di noi può immaginare, allora
quellamore vi tirerà fuori dai vostri problemi.
Dite
sempre a voi stessi: DIO MI AMA, DIO MI AMA, DIO MI AMA,
Allora, poiché Dio ci ama
ed è anche di unintelligenza infinita, ebbe una
grandissima idea per salvarci, ma
era unidea che Gli costava un sacrificio enorme.
Prima di rivelarvi questa grande idea di Dio, vi voglio
raccontare una brevissima storia, per aiutarvi a capire.
Cera
una volta un giudice (sapete quelli che nei
processi dicono allaccusato se è colpevole
o innocente).
Questo giudice era molto severo contro chi andava
contro la legge ed era anche molto onesto,
sicché mai avrebbe accettato di dichiarare
innocente uno che invece era colpevole, o
viceversa.
Questo giudice aveva un figlio unico che un
giorno era andato via di casa e si era dato ad
una vita disordinata. Dopo qualche anno il
giudice aveva perso ogni traccia del figlio.
Un giorno accadde una cosa terribile: in un
processo gli fu presentato un giovane accusato di
aver rubato. Ma sapete chi era quel giovane? Era
proprio il figlio del giudice!
Il povero padre si sentì morire: come avrebbe
reagito se quel ragazzo fosse veramente risultato
colpevole? Poteva mai condannarlo!? Ma poteva
essere ingiusto dichiarandolo innocente mentre,
invece era colpevole?
Durante tutto il processo il giudice si sentì
malissimo, ma il processò andò avanti e, alla
fine, era chiaro che quel giovane era colpevole.
Il giudice si ritirò nel suo studio e scrisse il
suo giudizio, poi andò nellaula del
tribunale e lo lesse: egli riconosceva quel
giovane colpevole e lo condannava alla massima
pena prevista dalla legge che consisteva nel
pagare entro cinque giorni una somma altissima
per essere liberato; una somma che quel giovane
assolutamente non aveva.
Ma il giudice andò in banca, prese tutti i soldi
che aveva conservato durante tutta la sua vita e
andò personalmente a pagare quella somma perché
suo figlio fosse liberato. |
Sapete cosa ci insegna questa storia: che
il giudice, col suo comportamento, riuscì
contemporaneamente, ad essere giusto, condannando un
colpevole, ma anche a mostrare quanto fosse grande il suo
amore per quel figlio perduto pagando personalmente il
prezzo del suo riscatto.
6.
La soluzione di Dio: GESÙ
Torniamo, ora, a quello
che stavamo dicendo sulla grande idea di Dio.
Dio voleva salvarci dal peccato; come poteva fare?
Ma, così, sarebbe stato
profondamente ingiusto e la Bibbia dice che Dio «non
lascia il colpevole impunito» (Naum 1:3), cioè Dio punisce sempre il
colpevole e, quindi, deve punire ognuno di noi.
La cosa grave era che nessun uomo avrebbe potuto morire
al posto di qualcuno di noi per due motivi molto seri:
1.
Non esiste nessun uomo che non abbia mai peccato
2. Il prezzo della salvezza dellanima
delluomo è troppo alto perché un altro essere
umano possa pagarlo (Salmo 49:8-9), anche se non
avesse mai peccato.
Sembrava
non esserci soluzione:
Ci voleva
qualcuno che, allo stesso momento, fosse un
uomo che non avesse mai,
proprio mai, peccato.
Ma doveva anche poter fare
pagare da solo, per tutti gli uomini.
In altre parole ci voleva qualcuno che avesse sia una
natura umana e non avesse mai peccato, ma che dovesse
anche avere una natura divina perché potesse pagare per
tutta lumanità.
Immaginiamo Il Signore
Iddio che si chiede: Come fare? Chi manderò?
Un angelo? Non è possibile perché è una creatura
perfetta, ma non ha una natura divina; è solo una
creatura, anche se celeste. Chi manderò?
Allora la seconda Persona della Trinità si offerse
volontariamente (Salmo 40:7) e spogliò Se stesso
divenendo simile agli uomini (Filippesi 2:7).
Gesù venne in terra, visse una vita perfetta senza mai
peccare e poi offrì la Sua vita perfetta sulla croce,
prendendo su di Sé i peccati di tutta lumanità e
dando a Dio Padre, così, il prezzo del peccato.
Egli pagò per me e per te,
Egli è Colui che può
offrirci il Suo potente braccio per tirarci fuori dalle
sabbie mobili del peccato,
Egli, una volta tirati
fuori dal peccato, può fare un miracolo grandissimo
nella nostra vita cambiando la nostra mente, il nostro
cuore, facendoci desiderare di amare Dio e facendoci
odiare il peccato perché il peccato offende Dio che ci
ha tanto amati da permettere che il Suo amatissimo Figlio
morisse al posto di miserabili peccatori quali siamo noi.
Ecco perché lapostolo Paolo rispose alla domanda
che si era fatta e della quale abbiamo parlato al punto 3,
in questo modo: «Grazie siano rese a Dio
per mezzo di Cristo, nostro Signore». (Romani 7:25)
Un ultima
domanda:
7.
Allora, siamo tutti salvati?
Secondo
voi, tutti quelli che cadono nelle sabbie mobili sono
salvati automaticamente appena si mettono a gridare aiuto,
oppure è necessario che si aggrappino al braccio di chi
porge loro soccorso?
È chiaro che vengono salvati solo quelli che accettano
laiuto loro fornito e così è per me e per te:
Gesù è già morto anche per me e per te, ma ora
dobbiamo accettare il sacrificio che Egli ha fatto per
noi; in che modo?
1. Ammettendo che
abbiamo peccato e, per questo, meritiamo
linferno
2. Riconoscendo che, da soli, non riusciamo a non
cadere in peccato e che abbiamo bisogno
dellaiuto di Qualcuno che sia molto
più forte di noi
3. Accettando la verità che Gesù è morto al posto
nostro e affidando la nostra vita completamente nelle
Sue mani
4. Studiando nella Bibbia, che è la Parola di Dio,
il documento nel quale il Signore ci dice cosa
desidera che noi facciamo, ciò che è la Sua
volontà per noi
5. OBBEDENDO a ciò che la Bibbia ci dice chiedendo ,
per questo, laiuto a Gesù ed allo Spirito
Santo, che sono vicino a ciascuno di noi e sono
sempre pronti e felici di aiutarci
|
|